L’alba del primo gennaio 2010 segnerà la liberalizzazione del trasporto ferroviario in tutta Europa. Rail One, Ntv e Arena Ways sono gli operatori italiani che intendono raccogliere la sfida e posizionarsi sul mercato come concorrenti di Trenitalia.
Mentre la compagnia RailOne (controllata da Carlo Toto) e Ntv (promossa da Luca di Montezemolo, Diego della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone) puntano sull’alta velocità e su lunghe tratte, la ArenaWays (guidata da Giuseppe Arena) scommette su servizi interregionali e intercity (Torino-Asti-Alessandria-Milano-Novara-Vercelli).
Il 10 aprile 2008, infatti, la società piemontese ha ottenuto dal Ministero dei trasporti il diritto di far passare i treni su di un anello che congiunge Torino e Milano su una tratta di 343 chilometri.
Due diversi tipi di servizio quindi e per diversi utenti finali ma con precisi e non dissimili standard qualitativi. I tre gruppi intendono proporre connettività, assistenza, comodità, pulizia e precisione.
Un’ombra offusca però questo quadro in apparenza idilliaco: un emendamento del Popolo della Libertà, promosso dai senatori Cursi e Vetrella, pone di fatto dei limiti alla liberalizzazione e abolisce l’obbligo di gara per le Spa pubbliche.
A Trenitalia verrebbe assicurato un contratto di servizio di almeno 6 anni, rinnovabile per altri sei. Il Ddl 1195 comporterebbe poi il monopolio di Trenitalia sulle tratte brevi e sulla fornitura del “servizio universale”, ovvero della raggiungibilità di ogni centro abitato.
Fonti: Corriere Economia 4 febbraio 2008, Milano Finanza 15 maggio 2008, Sole 24 ore 22 maggio 2009.
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