Non so se sia collegato all’iniziativa di cui parlava Marco qualche giorno fa, ma ieri sera/notte è andato in onda su LA7 (trasmissione “Effetto Domino” mai sentita prima, anche perchè guardo quasi mai la TV) un servizio su ArenaWays e la concorrenza a Trenitalia che ha visto tra gli ospiti, oltre a Mauro Moretti, il nostro Varkell (Vittorio Artom Celli), utente Doc di pendolando, personaggio quasi mitologico per il suo stoico passaggio-retrocessione da AV a Regionali, nonchè compagno di lunghe videogiocate in multiplayer ai tempi del primo ES AV e dell’IC.
Per chi non ha voglia di spararsi tutta l’ora e fischia di trasmissione (dove peraltro Moretti non fa che articolare in forme variegate il ritrito argomento che “Senza soldi non si canta messa“…), la parte in cui entra in scena Vittorio che da Porta Susa parte per il suo primo viaggio sul treno ArenaWays lo trovate in questo video.
Il faccia a faccia in studio con Moretti, nel quale Varkell gli fa notare che gli abbonati Alta Velocità pagano 300 euro mese e non hanno il posto garantito (facendo imbufalire l’AD di Trenitalia), si trova al minuto ‘58.20 circa di questa versione estesa del video.
Buona visione (la consiglio integrale a tutti finchè il link rimane disponibile…) e grazie a Varkell per lo “spettacolo” (aspetto tuoi commenti in calce a questo post, magari con qualche retroscena… 🙂
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A parte la figura di cacca che gli hai fatto fare, dovresti pensare a candidarti in politica….altro che grillini…..o morettini….tutti Varkell, con lo “sforzo” più potente del lato oscuro di questa Italia di pagliacci….ho ripreso il treno da torino a Ventimiglia per andare a Mentone, il torino cuneo sembrava un carro di deportati dai nazisti, con il capotreno che ci ha detto che i wc erano chiusi perchè erano troppo sporchi per chiunque!!!!….torino-cuneo….65 km….18 minuti di ritardo; cuneo-ventimiglia, 35 gradi dentro il treno, altri 9 minuti di ritardo….la prossima volta prendo l’auto….
interessante l’effetto-domino!!!!! dovrebbe andare in onda su BLOG!!!!
Da oggi è ufficiale: Trenitalia sbarca in Germania. Il gruppo guidato da Mauro Moretti ha rilevato l’attività di Arriva Deutschland, la rete di trasporti regionali tedesca della britannica Arriva (gruppo Deutsche Bahn). In tarda mattinata è arrivato il sigillo definitivo: il consiglio di sorveglianza delle ferrovie tedesche, Deutsche Bahn, ha dato luce verde. Il prossimo passo per il perfezionamento definitivo dell’operazione è l’approvazione finale da parte della Commissione Europea.
A far pendere l’ago della bilancia dalla parte del gruppo guidato da Moretti sono stati due aspetti. Ragioni economiche: l’offerta arrivata dall’Italia è superiore a quella messa sul piatto dai concorrenti francesi. Secondo la Reuters, Trenitalia pagherà per Arriva Deutschland circa 170 milioni. Veolia avrebbe posto infatti delle condizioni che, se rispettate, avrebbero significato una vendita in perdita per Deutsche Bahn. Accanto a quelle economiche ci sono poi importanti ragioni strategiche.
Per la società delle Fs si tratta della prima grande acquisizione europea prevista nell’ambito del piano di espansione dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, il quale in una recente intervista aveva preannunciato la trasformazione dell’azienda «da preda a predatore». Per il ministro dei Trasporti Matteoli l’operazione è «una svolta storica per il sistema trasportistico italiano ed un rilevante successo delle nostre ferrovie».
Le ferrovie tedesche, come è noto, hanno rilevato il gruppo Arriva lo scorso agosto per 2,8 miliardi di euro e sono state costrette dall’Autorità antitrust a mettere sul mercato le attività nazionali, racchiuse appunto nella controllata Arriva Deutschland. Si tratta di un portafoglio di società di trasporti (treni e autobus) di tutto rispetto: nel 2009 la società, circa 3.500 dipendenti, presente in gran parte dei 16 Land tedeschi, ha fatturato 460 milioni di euro, circa il 3% in più rispetto ai 446 milioni dell’anno precedente.
La Arriva Deutschland opera attraverso una vasta rete di società (oltre 60) acquisite dall’aprile del 2004 a oggi, a partire dalla Prignitzer Eisenbahn, che copre parte dell’Est della Germania. Nel settembre del 2004 è stata la volta della Regentalbahn (sud del Paese), mentre nel 2005 sono arrivati i pullman con la Autobus Sippel (ovest). E poi decine di altre, come la Osthannoversche Eisenbahnen (nord), la Metronom (nord), la Trilex (sud) e la Alex (sud).
Senza contare che in Piemonte Arriva la conosciamo molto bene….. i vari servizi di autobus regionali Sadem, Sapav ecc… altro non sono che marchi di Arriva!….
Altra nota sull’acquisizione: TI ha vinto anche perchè Veolia è il principale concorrente delle DB in Germania, quindi meglio far pendere l’ago della bilancia dalla parte del concorrente meno “scomodo”, piuttosto che rafforzare il diretto concorrente… 😉
Sono commosso!!! mitico Vittorio. Come ti ho già detto in separata sede, trovo vergognoso che un amministratore delegato di una società che si occupa di trasporto persone e merci (ma qui parliamo di persone, anche se forse loro pensano che siamo piuttosto merci) faccia un’osservazione del tipo “mica gliel’ho detto io di vivere a Torino e lavorare a Milano”…e allora a cosa servono i treni? a produrre lattine di birra? trovo assurda e sconfortante la risposta ad una domanda più che legittima…aggiungo un’osservazione da economista…ad un certo punto moretti risponde che il capitale sociale che ha trovato è di 800 milioni ed il debito di 6,5 miliardi…oltre alla tristezza di questo dato, aggiungerei che i) il capitale sociale era di 800 milioni 4 anni fa e, per chi conosce i bilanci, se era così depresso era perchè tutte le perdite di conto economico hanno abbattuto anno dopo anno proprio il capitale sociale (si chiama bilancio, perchè dopo aver finito il conto economico ed aver ricavato l’utile o la perdita, la si aggiunge allo stato patrimoniale proprio nel “contenitore” patrimonio netto, dove fa “bilanciare” l’attivo ed il passivo); ii) un indebitamento di 8 volte maggiore della capitalizzazione in un’economia normale è da fallimento…e da fallimento è il servizio che ancora oggi viene offerto dalle ferrovie; iii) la soluzione: moretti parla in tutta la trasmissione di ricavi in centesimi a passeggero a km…dimentica, forse perchè era conveniente farlo, che in economia non si guardano solo i ricavi (quelli sono la prima riga di un conto economico), ma anche i costi e quindi il margine tra ricavi e costi…puoi anche incrementare i ricavi a discapito della clientela, ma se non sei in grado di calmierare o tagliare i costi di funzionamento, l’effetto finale dell’aumento dei prezzi sarà nullo. E scusate, ma se non è l’amministratore delegato di una società a procedere al taglio dei costi o alla loro riduzione attraverso le leve che possiede, non capisco perchè la colpa dei disservizi debba sempre ricadere sul cliente che si “lamenta troppo”, perchè “l’Italia è un paese particolare”…suggerirei di risentire queste affermazioni in più passaggi dell’intervista.
Consiglierei a Moretti di ispirarsi ad amministratori delegati che sanno adoperarsi nel taglio di costi e poi di presentarsi con dati sui margini economici di Trenitalia, piuttosto che di prendere ad esempio i ricavi a chilometro di germania e francia, dove il servizio e la qualità dei treni sono, purtroppo per noi, ad un livello lontanissimo da quello italiano.
Consiglierei a tutti di valutare seriamente l’offerta dei nuovi vettori di trasporto che stanno iniziando ad operare grazie alla liberalizzazione.
Grande varkell, come sai dalla nostra chat, la prossima volta che dovrò andare a Milano da Torino, userò Arenaways.
I miei 2 cents:
– Bravo Vittorio.
– Non so come fai a resistere tutti i giorni con l’interregionale.
Un saluto sincero
Gianni
Vittorio é il nostro gladiatore!! …MITICO!!!!
Anche secondo me hai fatto un intervento perfetto, nonostante ci fossero tutti i presupposti per un fallimento (interlocutore scorretto, giornalista incompetente e probabilmente collusa col nemico, scaletta del programma sovraffollata).
Alle prossime regionali candideremo te!
Ciao
Lorenzo
Sai Vittorio, da “addetto ai lavori” hai fatto tutto ciò che ti era “consentito” di fare e con mia grande soddisfazione anche di più con la frecciatina dei 300 euro in piedi !
Non penso che nessuno possa dire delle cose negative sul tuo intervento, loro devono confezionare un programma e stendere il tappetino rosso al “buffone politicizzato” di Moretti.
L’italia va così, ancora per poco spero !
Sul discorso di vivere a Torino e lavorare a Milano non commento e non esprimo niente in merito, come se fossimo tutti contenti di fare questa vita da “pendolo” !, neanche al bar dello sport sento cagate di risposte del genere !
I miei più sinceri complimenti Vittorio,
Makis
Grande Vittorio! Santo subito!
Andrea
Secondo me sei andato alla grande, di certo io non avrei saputo fare di meglio..
Moretti è un abile politico prima che ingnegnere e finanziere di Trenitalia, ed è chiaro che per accettare di partecipare a quella trasmissione doveva essere sicuro di non trovarsi di fronte interlocutori che avrebbero potuto entrare troppo nel merito delle cose e metterlo in difficoltà.
La tua “stoccata” sul pagare 300 euro/mese per viaggiare in piedi su AV passerà sicuramente alla storia del pendolarismo televisivo italiano! Piacerebbe riuscire a estrarre quella porzione del video e farci un tormentone virale per pendolari da far girare in rete.
Comunque devo dire che vieni più bello e giovane in tv, ti hanno truccato? 🙂
Eccomi…. sono pronto a rispondere a tutte le note e le critiche; prima di essere “seppellito” dico solo un paio di “retroscena” a mia discolpa: so che le domande da porre al nostro “amico” Moretti sarebbero state molte (e in effetti ne avevo preventivamente inviate un bel po’ agli autori…), però:
– il mio intervento (in base a esigenze del programma, autori e conduzione) doveva essere limitato ad ArenaWays, al viaggio fatto e al paragone con Trenitalia; la prima domanda era sostanzialmente “guidata/suggerita” dagli autori, con la piccola “frecciatina” legata alla ricomparsa improvvisa degli ESCity al posto degli IC che Trenitalia voleva sopprimere, giusto pochi giorni prima dell’inizio del servizio di AW…
– la mia seconda domanda (ma non mi è stata data la possibilità di farla…) doveva essere legata a quale fosse secondo Moretti lo spirito della legge che impone la liberalizzazione in Italia del trasporto passeggeri se poi la norma impone nella pratica di non poter fare concorrenza.
Fatte queste due premesse, la prima osservazione che mi è stata fatta è stata: “perchè non gli hai risposto quando ti ha detto che non è lui che ti ha detto di vivere a Torino e lavorare a Milano”? Volete la risposta sincera? NON L’HO SENTITO!! 🙁 In quello stesso momento infatti ero occupato a fargli notare che prima si lamentava dell’essere interrotto e in quel momento era proprio lui a interrompere me. Almeno la soddisfazione di dirgli in faccia dei 300 € e del viaggio in piedi l’ho avuta e, dalla sua reazione, mi sa che non abbia per nulla gradito, visto che ha perso le staffe… ;))
Peccato poi essere stato “zittito” subito dopo dalla conduttrice che voleva portare il tema su Della Valle e la sua NTV
Un’altra nota stonata, almeno secondo il mio punto di vista, del programma è stato quello di mischiare il tema NO TAV ai disagi dei pendolari: senza esprimere un parere in merito al tema, secondo me solo c’entrava poco (per non dire nulla…) col tema pendolari e non ha fatto altro che sottrarre tempo prezioso alle domanda che ognuno di noi pendolare avrebbe voluto rivolgere a Moretti.
Ok, adesso “fuoco alle polveri”….. anche se oggi con tutta questa neve (e i 28 min di ritardo dell’amato Regionale, dopo gli 88 di ieri sera per studenti e non so cosa….) magari le polveri sono un po’ bagnate e riesco a cavarmela… 😉
Un saluto a tutti
Vittorio