Confesso di aver ormai sviluppato, dopo qualche annetto (6) di pendolarismo e in modo quasi inconscio e meccanico, alcune tecniche per trovare posto sulla metro, sopratutto in vista di lunghe percorrenze (>20 minuti).
Vero che la buona educazione prevede di lasciare posto ad anziani, disabili e donne (sopratutto se incinte), ma se all’orizzonte non se ne vedono, come a volte capita, la partita si gioca spesso “alla pari” con gli altri uomini presenti sul campo, spesso peraltro anche molto più giovani del sottoscritto.
E dopo un’ora abbondante di viaggio (passata già magari mezzo in piedi sull’alta velocità del mattino) l’idea di lasciare il posto in metro ad un marmocchio rachitico di <15 anni, che sembra incapace di sostenere il peso del proprio zaino, ma è cmq in grado di balzare come un felino – anche da distanze considerevoli – sul primo posto disponibile , mi irrita abbastanza alle 8.30 del mattino…
Può tornare utile allora ricorrere a strategie di sopravvivenza sui mezzi pubblici, come quelle illustrate nella seguente infografica che ho trovato su yahoo (ma realizzata credo dai tipi de linkiesta.it) che ripropone in italiano i contenuti di questo diabolico articolo scritto da un pendolare londinese, grande osservatore del comportamento umano sui treni della tratta Highbury – Kensington.
Credo sarebbe ancora più interessante trovare un analogo sistema per trovare un posto sui frecciarossa, ma devo ammettere che finora qualunque strategia abbia tentato si è rivelata alla fine un buco nell’acqua, data la totale assenza di pattern e schemi logici nelle assegnazioni di posto sui treni AV.
Se qualche pendolare avesse idee in proposito, non sarebbe male farci su una bella infografica ad uso dei pendolari AV di tutta italia 😉